mercoledì 7 settembre 2011

Imparare giocando. I comandi base: seduto.






Quanti giorni sono passati dall’ultimo post e quante novità!
Anzitutto… abbiamo fatto il bagnetto! Oddio, bagnetto, una doccia nel lavandino della lavanderia che è l’unico abbastanza grande per contenere 12 Kg di simpatia, visto che di mettere Argo nella nostra vasca da bagno non se ne parla nemmeno. E’ un amore, gli vogliamo un mondo di bene, ma è pur sempre una bestiola.
Quindi, per questa volta ci siamo arrangiati così, le prossime volte… tanta fortuna. Mi sa che dovremo affidarci a un centro specializzato, anche se sono parecchio restia. Ci portavamo Matisse (il micio persiano cresciuto con me), ma i toelettatori avevano la pessima abitudine di fargli entrare l’acqua nelle orecchie. Si lamentava per una settimana almeno.
Quindi no.
Rimane da scoprire se, qui in zona (Varese), esiste un centro di lavaggio self-service (sì, tipo autolavaggio) in cui ai sedicenti padroni vengono forniti i mezzi con cui arrangiarsi da soli.
Chissà chissà. Se ci sono suggerimenti li accetto volentieri.

Argo è stato meraviglioso. Ha dormito. Sì, capito bene: dormito. Sarà stato lo shampoo rilassante (valeriana e lavanda), sarà che gli piace essere manipolato e curato, boh. Se l’è goduta un mondo. Presto le foto.

Oggi, comunque, iniziamo una nuova rubrica e passiamo dalla teoria alla pratica: come insegnare ai vostri cucciolotti i comandi base.
Non avendo mai avuto un cane e trovandomi con un Akita, lasciatemelo dire, sono partita in svantaggio. O almeno, così volevano farmi credere.
In realtà tutti i cuccioli, chi più chi meno (Akitini compresi), smaniano per avere la nostra approvazione (e il bocconcino offerto per premietto, sì, diciamo le cose come stanno), il che rappresenta il terreno ideale su cui coltivare le buone maniere.

Ecco dunque, senza ulteriori indugi, le descrizioni passo passo del primo comando che ho insegnato ad Argo:

Seduto

1) Procuratevi un bocconcino appetitoso. Vanno bene anche un paio di normali croccantini, spesso io uso quelli omaggio che ci rifilano dal veterinario o nei negozi di animali. Di solito, però, il premietto di Argo è costituito da biscotti per cani o croste di parmigiano (senza esagerare, servono a “farsi i denti” e sono una discreta fonte di calcio). Mai e dico mai dare ai vostri amici pelosi i biscotti con cui siete soliti fare colazione o merenda o simili (a meno che non vi piacciano i biscotti per cani, ovviamente. De gustibus...). Mai. Soprattutto se contengono cioccolato. MAI (indovinate chi distribuisce biscotti con le gocce di cioccolato al parco, ogni sera? Ma sì, Lei! La padrona di Pallino!)

2) Recuperate il vostro cucciolo dalla tana che sta scavando in giardino (se è un Jack Russel), dal gregge, o dai bambini, che sta cercando di radunare (se è un Border Collie), dalla pozzanghera in cui sta sguazzando (se è un Labrador) oppure, se come nel mio caso si tratta di un Akita, procuratevi una gru per staccarlo dal pavimento su cui sta schiacciando uno dei suoi lunghi, lunghissimi pisolini.

Fatto? Bene.
Se siete proprietari di Jack Russel, Border Collie o Akita (o altre razze non citate) passate al punto 3. Se, invece, siete i fortunati capi di un Labrador Retriever o di un Golden Retriever andate a farvi una doccia per liberarvi del fango che la bestiola, scrollandosi, vi ha lanciato addosso.

3) Posizionatevi di fronte alla vostra palla di pelo. Tenete il premietto in alto, bene in vista tra pollice e indice, e dite “ssseduto” (esatto, con tutte e tre le “s”) mettendo il bocconcino sopra il naso del cucciolo. Magari mettetevi d’accordo prima con gli altri componenti della famiglia: se uno dice “seduto”, l’altro “giù”, un altro ancora “sitz!” è molto, molto probabile che il cucciolo vi guardi smarrito e non esegua il comando (se il cucciolo è un Akita, invece, è probabilissimo, che i suoi meravigliosi occhioni scuri formulino una domanda tipo macheccavolovuolestoquicheiodormivocosìbene? e vi lasci lì con un palmo di naso).

4) Se il piccoletto non esegue, spostate il premietto all’indietro, sempre tenendolo sopra alla sua testolina pelosa. E’ quasi certo che, per non perderlo di vista ,si sposti indietro sedendosi in automatico.

5) Quando, finalmente, si siede, lodatelo con entusiasmo e, subito dopo, dategli il croccantino (meglio porgerlo dal palmo della mano per evitare morsichini dettati dall’entusiasmo che, almeno in questa primissima fase, sono ancora accettati).

Ripetete l’esercizio (in sessioni brevi, altrimenti i pelosini si scocciano) finché il comando non sarà stato bene assimilato. E togliete il premio (ma continuate con le lodi).
Personalmente, consiglio di usare questo comando anche al momento della pappa. Sedersi deve equivalere, per il cucciolo, al nostro “per favore”. Senza contare che il cibo è una gentile concessione del capo branco (che, almeno in teoria, sareste voi) e nulla è dovuto. Discorso crudele? Sì, ok. Riparliamone quando avrete una bestiola di 50 Kg che vi salta addosso per agguantare la ciotola e vi ringhia contro se provate anche solo a passargli accanto mentre divora la preda.

Vedrete che ben presto il “seduto” diventerà una buona abitudine che verrà automatica al cucciolo sia nei momenti di attesa sia quando vuole chiedervi qualcosa.

Di seguito un filmatino dimostrativo fatto stamattina (perdonate la scarsa qualità, ma è fatto col cellulare e io non ho quella che si dice una mano ferma), con Argo che esegue il comando “seduto” (senza bocconcino o indicazioni varie con le mani, che ormai gli viene naturale).

Da notare che al mio “vieni” lui inizia a grattarsi e a farsi i cavolacci suoi in perfetto Akita Style ® .
C’è chi lo giustificherebbe dicendo che: venivamo da una seduta di allenamento lunghetta (oggi abbiamo finalmente imparato a “dare la zampa”, esercizio finora trascurato), quindi era un po’ stanco.
Ma in realtà: è un Akita. Ben sapendo che lo chiamavo per capriccio e non per necessità (e che, tra l’altro, non avevo nemmeno un biscottino da dargli per premiare il disturbo), diciamo che, capriccio mio per capriccio suo, se l’è presa comoda (infatti c’è un brevissimo stacco: ho aspettato che finisse di grattarsi, santa pazienza).

Enjoy e... alla prossima!


3 commenti:

Chiara ha detto...

Dove lo portavi Argo?
Una mia carissima amica porta il suo omonimo cane (un labrador cicciosissimo) in un centro lavaggi che ha proprio le caratteristiche che cerchi, domani le chiedo dov'è e te lo scrivo!

Chiara ha detto...

Volevo dire, dove portavi Matisse.
Sorry :P.

ClarinetteM ha detto...

Guarda, il paese proprio non me lo ricordo, poi chiedo a mia madre e ti scrivo qui.
Grazie mille, aspetto tue notizie allora (per un po' niente bagnetto, che oggi siamo andati dal veterinario e s'è scoperto che il "piccino" ha la pelle un po' secca, ma almeno in primavera sapremo già dove portarlo xD)!