mercoledì 10 agosto 2011

Qualcuno, oggi, mi ha svegliata alle 6.30...

Ore 6.30. Mi alzo per andare in bagno. Al piano inferiore (ho la camera in mansarda) tutto tace. La belva dorme. Bene.
Con passo felpato raggiungo il bagno. Ruoto la maniglia con tutta la dolcezza di cui sono capace.
Shhh.
Entro in bagno. Faccio quel che devo (vi risparmio la cronaca minuto per minuto di questa fase).
Il silenzio regna sovrano.
Tutta soddisfatta riapro la porta, già pronta ad esibirmi in un tuffo doppio carpiato con avvitamento verso il letto per godermi ancora un paio di orette di sonno, che dopotutto è pur sempre agosto.
Vana speranza.
Ai miei piedi, tutto scodinzolante, c'è lui: Argo.

Eccolo in tutto il suo splendore con tanto di orecchie dritte (!!!):


E niente, non sono più riuscita a dormire, visto che al mattino è come una molla.
Tempo di fare colazione, due coccole e mini passeggiata attorno all'isolato (deve finire i vaccini ed è meglio non andare in luoghi frequentati da altri cani, per ora).

L'addestramento in questi giorni va un po' a rilento, stiamo migliorando "vieni" e "resta" e cercando di imparare il "terra" e il "lascia", quest'ultimo con scarsissimi risultati visto che:

1) Il film "Hachiko" dice il vero: come accennavo nel post precedente, un akita la pallina te la riporta solo se gli va; se poi ti aspetti che te la lasci una volta che ha fatto lo sforzo di andarla a prendere sei un povero illuso.
2) Argo è un piccolo aspirapolvere: dove passa lui non rimane nulla. Terra, sassolini, polvere, formiche (soprattutto formiche) e milioni di altre cose che voi umani non potete neppure immaginare.

E' soprattutto a causa del punto 2) che mi preme insegnargli a "lasciare", in modo da avere almeno un minimo di controllo sul contenuto della sua bocca.

Oggi, poi, siamo di fronte a una nuova sfida: rimanere solo in giardino. Attualmente i miei sono in vacanza e io non devo frequentare l'università, ma dalla fine di agosto Argo dovrà rimanere inevitabilmente qualche ora da solo e preferiremmo lasciarlo in giardino.
Dovrà rimanere fuori da solo almeno mezzora da ora. E io dovrò resistere ad eventuali pianti e ululati senza accorrere in suo soccorso. Ardua impresa, visto che chiunque abbia avuto a che fare con un cucciolo sa perfettamente che quando ci si mettono sanno strapparti il cuore a forza di occhioni e guaiti.
Per ora, comunque, tutto tace (le ultime parole famose?).
Ogni tanto mi affaccio alla finestra per controllare che non si addormenti sotto al sole (che se dorme non lo svegliano nemmeno le cannonate, altro che cane da guardia), e vediamo un po' come va.

Vi farò sapere! Alla prossima!

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